La Grotta della Vipera

Viale Sant'Avendrace, 87

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In Breve

The La Grotta della Vipera is a Roman funerary monument carved into the rock. It was constructed between the end of the 1st and the beginning of the 2nd century AD in honor of Atilia Pomptilla, the wife of Lucius Cassius Philippus.

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La Grotta della Vipera è un importante monumento funerario di età romana scavato nella roccia che faceva parte della necropoli occidentale dell’antica Carales, situata in una zona periferica della città, nell’attuale viale Sant’Avendrace. Fu edificato tra la fine del I e gli inizi del II secolo d.C. per volontà di Lucio Cassio Filippo in onore della moglie Atilia Pomptilla. Le sedici iscrizioni presenti al suo interno, nove in lingua latina e sette in lingua greca, descrivono l’amore intenso e duraturo che legò marito e moglie.

«Che le tue ceneri, o Pomptilla, fecondate dalla rugiada, si trasformino in gigli e in un verde fogliame dove risplenderanno la rosa, lo zafferano odoroso e l’imperituro amaranto. Possa tu diventare ai nostri occhi il fiore della bianca primavera, affinché, come per Narciso e Giacinto, quest’oggetto di lacrime eterne, un fiore, trasmetta il tuo nome alle generazioni a venire. Quando Filippo sentiva già la sua anima abbandonare il suo involucro mortale, e già le sue labbra avvicinarsi al Letè, tu ti sacrificasti, o Pomptilla, per lo sposo morente, e riscattasti la sua vita a prezzo della tua. Così un dio ha spezzato questa dolce unione; ma se Pomptilla si è sacrificata per salvare lo sposo amato, Filippo, vivendo nel rimpianto, chiede ardentemente di riunire presto la sua anima a quella della più tenera delle spose.»

Nell’architrave è incisa una scritta ancora parzialmente leggibile che riporta la dedica e il nome della defunta. Atilia Pomptilla proveniente da una famiglia gentilizia romana seguì Lucio Cassio Filippo in Sardegna, costretto all'esilio dall'imperatore Nerone che allontanò diversi nemici politici. Secondo la tradizione, Atilia Pomptilla offrì la sua vita agli dei in cambio di quella del marito, gravemente malato di malaria. Quest’ultimo guarì miracolosamente mentre sua moglie colpita da un morbo crudele morì e l'uomo decise di onorarne la memoria con un maestoso monumento funerario. Della struttura originaria, che contemplava un pronao con colonne e pilastri, rimane soltanto un capitello mentre l'interno è costituito da due camere funerarie raggiungibili mediante due cunicoli.

Il suo nome deriva dalla raffigurazione di due vipere scolpite sull'architrave della facciata, il cui significato lascia spazio a diverse possibilità interpretative: i due serpenti potrebbero simboleggiare la fedeltà tra i coniugi, rimandare alle divinità Iside e Osiride o al mito di Cadmo e Armonia

Nei pressi del sito è possibile osservare un’ulteriore tomba del periodo romano: il colombario di Tito Vinio Berillo. I due sepolcri, che comprendono sepolture sia ad inumazione che ad incinerazione, furono gravemente danneggiati dalle cariche di dinamite posizionate in occasione dei lavori di costruzione della strada statale 131 e fu solo grazie all'intervento di Alberto La Marmora che la Grotta della Vipera è giunta fino a noi. Oggi la Grotta della Vipera rappresenta un bene culturale di straordinario valore, tassello storico del periodo romano, esempio delle tipologie di sepoltura adottate all'epoca e testimonianza di scrittura che racchiude come uno scrigno prezioso.

Orari Estivi

April 28 to September 30

MONDAY - SUNDAY
10:00 - 13:00
15:00 - 19:00

The ticket office closes half an hour earlier

Orari Invernali

October 1 to April 27

MONDAY - SUNDAY
10:00 - 17:00
The ticket office closes half an hour earlier

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